SDL (Sopralluogo Direzione Lavori) e VSS (Verifica Sopralluogo Sicurezza)
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Dati del cantiere riportati nel frontespizio:
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Esecuzione dei lavori di Bonifica Ordigni Bellici propedeutici alla realizzazione delle opere connesse alla soppressione dei Passaggi a Livello al km 10+483 in Comune di Chiuro, km 11+066 e km 11+690 in Comune di Teglio, della linea Sondrio – Tirano e relativa cantierizzazione.
CIG: A01F819F69 – CIG DERIVATO A05983CB9D - CUP: J84H20000860001 -
ACCORDO QUADRO: n. R3911-A2023 Repertorio R.F.I. S.p.A. DIREZIONE ACQUISTI
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CONTRATTO APPLICATIVO n. 2/2024 del 14.05.2024
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Appaltatore: INFRARAIL Srl
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Consegna dei Lavori il 30/07/2024 Durata 1° CA 49 gg
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Esecuzione dei lavori di Bonifica Ordigni Bellici e relativa cantierizzazione propedeutici alla realizzazione delle opere connesse alla soppressione dei Passaggi a Livello ai km 2+984 in Comune di Montagna in Valtellina e km 3+519, 4+143 in Comune di Poggiridenti della linea Sondrio – Tirano.
CIG: A01F819F69– CIG derivato B250CDEA9A - CUP: J84H20000860001 -
ACCORDO QUADRO: n. R3911-A2023 Repertorio R.F.I. S.p.A. DIREZIONE ACQUISTI
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CONTRATTO APPLICATIVO n. 2/2024 del 14.05.2024
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Appaltatore: INFRARAIL Srl
Aziende subappaltatrici / Subaffidatarie e lavoratori autonomi presenti durante il sopralluogo:
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Azienda
Presenti alla riunione per l' Appaltatore:
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Cognome e Nome del referente.
Altri soggetti intervenuti alla riunione (Cognome, Nome; Azienda):
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Soggetto:
VERBALE
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Il presente verbale è
- Riunione di Coordinamento (VRC)
- Sopralluogo (DL) / Sicurezza (VSS)
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Data
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Punti trattati:
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Esame dei punti trattati e conclusioni:
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Add media
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CSE - SECHI DANIEL
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Add drawing
Presenti (Cognome - Nome - Azienda )
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Cognome Nome Azienda
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Add drawing
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Data
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SEZIONE: Descrizione attività / Sicurezza
Descrizione attività in corso:
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Descrivi l'attività:
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Vuoi inserire la posizione?
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Inserire la posizione:
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Foto attività
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Osservazioni DL / per DL
ULTERIORI RILIEVI
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Descrivi l'attività:
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Vuoi inserire la posizone?
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Inserire la posizione:
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Foto di quanto rilevato
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Osservazioni DL / ADL
F. presenza
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DL / ADL
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Add drawing
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Per l'appaltatore
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Add drawing
SCHEDA Lavori - Specifiche Inerenti la Sicurezza.
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Abbiamo Attività in Corso o Lavori eseguiti da verificare?
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Descrizione dell'attività o lavorazione eseguita:
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E' necessario identificare la posizione?
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Inserisci la posizione:
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Foto:
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Sono necessari interventi di sistemazione immediata?
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Nota
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Nota
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E' necessario sospendere la lavorazione?
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Pericolo grave e imminente!!!
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Nota e prescrizioni
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Foto
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Nota:
SCHEDE
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Elenco SCHEDE oggetto di verifica:
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Baracche di cantiere (5)
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Mezzi di cantiere (2)
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PE e presidi antincendio (3)
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Personale Operante nel Cantiere (1)
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Recinzioni di cantiere (4)
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Impianti elettrici (6)
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Piste di cantiere (7)
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Interferenze (8)
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Bonifica Ordigni Bellici (9)
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Abbattimento Alberi (10)
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SCHEDE INERENTI LA SICUREZZA
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(1) SCHEDA Personale Operante nel Cantiere:
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Sono presenti maestranze dell'appaltaore?
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Elenco uomini appaltatore:
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Osservazioni
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Eventuali foto
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Sono presenti maestranze del subappaltatore o subaffidatario o lavoratori autonomi ?
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Elenco uomini Subappaltatore / Subaffidatario / lavoratore autonomo
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Osservazioni:
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Eventuali foto:
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Sono presenti tecnici che forniscono servizi e rientrano nell'art. 26?
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Verificare che i Tecnici o coloro che prestano servizi nel cantiere abbiano compilato il modulo "scambio dei rischi" art. 26 comma 2 D.Lgs 81/2008
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Elenco tecnici che offrono servizi:
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Osservazioni:
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Eventuali foto
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Sono presenti lavoratori in distacco?
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NOTE UTILI: La normativa di riferimento è: D.Lgs.276/2003 e s.m.i; D.Lgs. 81/08. L'ipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro (Distaccante), per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori (Lavoratore Distaccato) a disposizione di altro soggetto (Distaccatario) per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa. Per quanto riguarda la sicurezza si riporta quanto definito nell’Art. 3 del D.Lgs. 81/08: Nell’ipotesi di distacco del lavoratore di cui all’articolo 30 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276(N), e successive modificazioni, tutti gli obblighi di prevenzione e protezione sono a carico del distaccatario, fatto salvo l’obbligo a carico del distaccante di informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle mansioni per le quali egli viene distaccato. l’INTERPELLO N. 8/2016 del 12/05/2016 - Obbligo della sorveglianza sanitaria nell’ipotesi di distacco del lavoratore. In caso di distacco dei lavoratori gli obblighi in materia di salute e di sicurezza sul lavoro incombono, in modo differenziato, sia sul datore di lavoro che ha disposto il distacco che sul beneficiario della prestazione (distaccatario).
Sulla base della normativa indicata in premessa, sul primo grava l’obbligo di “informare e formare il lavoratore sui rischi tipici generalmente connessi allo svolgimento delle mansioni per le quali egli viene distaccato”.
Al secondo (distaccatario) spetta invece l’onere, a norma del medesimo articolo, di ottemperare a tutti gli altri obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro inclusa, quindi, la sorveglianza sanitaria.
Persona distaccata:
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Cognome e Nome:
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Scadenza contratto di distacco
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La visita medica è stata eseguita o controfirmata dal medico dell'azienda distaccataria?
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PRESCRIZIONE: Il lavoratore non può accedere al cantiere finché le visite mediche non sono state concluse e sia stato inviato il responso.
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Note:
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Nota:
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Foto o Documenti utili
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Se il distaccato ha funzione di responsabile Primo soccorso o antincendio, verificare che gli attestati dei corsi siano in linea o superiori con l'attività dell'azienda distaccataria.
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(2) SCHEDA Mezzi di Cantiere:
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La Direttiva Macchine 2006/42/CE è una normativa dell’Unione Europea che stabilisce i requisiti di sicurezza per la progettazione e la fabbricazione di macchine commercializzate nell’UE. Il costruttore deve fornire: 1) Fascicolo Tecnico: Documentazione che attesta la conformità della macchina ai requisiti essenziali di sicurezza (RES). 2) Manuale di Istruzioni: Deve contenere tutte le informazioni necessarie per l’uso sicuro della macchina.
3) Dichiarazione di Conformità CE: Documento che certifica che il prodotto soddisfa i requisiti della direttiva. 4) Marcatura CE: Indicazione visibile, leggibile e indelebile che permette la libera circolazione del prodotto sul mercato23. -
I mezzi che operano nel cantiere devono avere: (1) Specchi Retrovisori: Devono essere presenti per garantire una buona visibilità posteriore.
(2) Segnalatori Acustici e Visivi: Oltre al cicalino, i mezzi devono avere luci di segnalazione per indicare le manovre.
(3) Dispositivi di Protezione del Conducente: Come cinture di sicurezza e, se necessario, cabine rinforzate per proteggere l’operatore in caso di ribaltamento2. (4) Freni Efficienti: Devono essere regolarmente controllati e mantenuti in perfetto stato. (5) Dispositivi di Bloccaggio: Per evitare movimenti involontari del mezzo quando non è in uso. -
E' presente il mezzo CAMION
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Osservazioni:
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Osservazioni:
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Eventuale foto
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E' presente il mezzo CAMIONCINO / FURGONE?
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Osservazioni:
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Osservazioni:
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Eventuale foto
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E' presente il mezzo RUSPA?
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Osservazioni:
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Osservazioni:
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Eventuale foto
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E' presente il mezzo PALA MECCANICA?
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Osservazioni:
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Osservazioni:
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Eventuale foto
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E' presente la TRIVELLA PER PALI / JET
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Osservazioni:
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Osservazioni:
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Eventuale foto
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(3) SCHEDA PE e Presidi Andincendio:
VERIFICA DEL PIANO DI EMERGENZA E PRESIDI ANTINCEDIO AD ECCEZIONE DELLE BARACCHE.
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2.1 - Sono rispettate le prescrizioni indicate nel Piano di Emergenza (vie di esodo, allarmi antincendio e illuminazione di emergenza)?
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Note:
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Documentazione fotografica:
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2.2 - I presidi antincendio sono in numero e tipologia idoneo come prescritti dal PSC o sue integrazioni?
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Nota:
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Documentazione fotografica:
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(4) SCHEDA Recinzioni di Cantiere?
RECINZIONI DI CONFINE CANTIERE / SCAVI ECC.
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Il cantiere è dotato di recinzioni?
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Normativa di Riferimento
Secondo il Decreto Legislativo n. 81 del 2008, articolo 109, ogni cantiere deve essere dotato di una recinzione che impedisca l’accesso a persone non autorizzate -
Note Generali:
Visibilità: La recinzione, gli sbarramenti e le segnalazioni devono essere ben visibili.
Stabilità: La struttura deve essere stabile e non esposta a rischio di ribaltamento.
Illuminazione: Deve essere prevista illuminazione artificiale nelle ore notturne e in condizioni di scarsa visibilità.
Segnaletica: Lanterne a luce rossa devono essere installate alle estremità della recinzione per segnalare eventuali intralci. -
Nota:
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Documentazione fotografica
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(5) SCHEDA Baracche di Cantiere?
BARACCHE DI CANTIERE - (Uffici / Spogliatoi ecc.)
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Sono state disposte baracche di cantiere?
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Guardia
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Sono presenti gli estintori? (vedi istruzioni alla fine della scheda)
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Nota:
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Add media
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Uffici per la direzione tecnico amministrativa 7.5 mq per ogni addetto
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Sono presenti gli estintori? (vedi istruzioni alla fine della scheda)
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Nota
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Add media
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Servizi igienici 0.8 mq per ogni addetto
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Add media
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Spogliatoi Docce 1.5 mq per ogni addetto
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Add media
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Locali per il relax
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Add media
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Sono presenti gli estintori? (vedi istruzioni alla fine della scheda)
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Mensa 1.4 mq per ogni addetto
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Sono presenti gli estintori? (vedi istruzioni alla fine della scheda)
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Nota:
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Infermeria 10 mq ogni 50 addetti
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Sono presenti gli estintori? (vedi istruzioni alla fine della scheda)
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Nota:
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Documentazione fotografica:
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E' presente la cassetta del primo soccorso in un determinato locale idoneo?
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Dove è ubicata?
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E' ben segnalata con gli appositi cartelli?
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Documentazione fotografica
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Prescrizione: Provvedere alla fornitura e identificarla con gli appositi cartelli!!!!
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Note:
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Note inerenti le CASSETTA PRONTO SOCCORSO ed ESTINTORI:
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CASSETTA PRONTOSOCCORSO: Nelle baracche di cantiere è obbligatorio tenere una borsa delle emergenze o una cassetta di pronto soccorso. Questo è previsto dal Decreto Legislativo n. 81 del 2008, che stabilisce le misure di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Altre Misure di Sicurezza:
Segnaletica: La posizione della borsa delle emergenze deve essere chiaramente segnalata.
Accessibilità: Deve essere facilmente accessibile e conosciuta da tutti i lavoratori.
Manutenzione: Il contenuto deve essere regolarmente controllato e rifornito12. -
ESTINTORI: Nelle baracche di cantiere è obbligatorio avere estintori. Secondo il Decreto Legislativo n. 81 del 2008, tutte le aree di lavoro, inclusi i cantieri, devono essere dotate di adeguati dispositivi antincendio.
Segnaletica: Gli estintori devono essere chiaramente segnalati con appositi cartelli.
Manutenzione: Devono essere sottoposti a regolare manutenzione per garantirne l’efficienza.
Formazione: I lavoratori devono essere formati sull’uso corretto degli estintori e sulle procedure di emergenza. Gli estintori fanno riferimento alla normativa UNI 9994-1:2013, che stabilisce le seguenti attività di manutenzione. In particolare: 1. Controllo Iniziale - Verifica dell’integrità: Assicurarsi che l’estintore non presenti danni fisici. Controllo del sigillo di sicurezza: Verificare che il sigillo non sia stato rotto. 2. Sorveglianza - Controllo visivo mensile: Un responsabile deve verificare mensilmente l’integrità dell’estintore, la presenza del cartellino di manutenzione e che la lancetta del manometro sia nel campo verde - 3. Controllo Periodico Ogni sei mesi: Un tecnico qualificato deve eseguire un controllo più approfondito, verificando tutti i componenti dell’estintore e assicurandosi che sia in condizioni operative ottimali. 4. Revisione Programmata Ogni 36 mesi per estintori a polvere: Smontaggio, controllo e sostituzione delle parti usurate, ricarica dell’agente estinguente. Ogni 24 mesi per estintori ad acqua o a schiuma: Controllo e ricarica dell’agente estinguente 5. Collaudo Ogni 12 anni: Verifica della resistenza del serbatoio alla pressione, per garantire che non ci siano perdite o deformazioni.
6. Manutenzione Straordinaria. In caso di utilizzo o danneggiamento: Qualsiasi intervento necessario per ripristinare l’efficienza dell’estintore dopo un utilizzo o un danno accidentale. Altri Controlli Importanti - Etichetta leggibile: Assicurarsi che le istruzioni sull’etichetta siano sempre leggibili. Tubo dell’erogatore: Verificare che non presenti buchi o ostruzioni. Cartellino di manutenzione: Deve essere sempre presente e aggiornato -
Documentazione fotografica:
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Note:
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(6) SCHEDA Impianti Elettrici
IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE
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Abbiamo installato un impianto elettrico?
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Gli impianti elettrici nei cantieri devono rispettare una serie di prescrizioni per garantire la sicurezza degli operatori e la conformità alle normative vigenti. Ecco le principali prescrizioni:
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Normativa di Riferimento
Norma CEI 64-8/7: Questa norma specifica i requisiti per gli impianti elettrici nei cantieri, inclusi quelli per la costruzione, riparazione, trasformazione, ampliamento e demolizione di edifici1.
Guida CEI 64-17: Fornisce ulteriori dettagli sull’esecuzione degli impianti elettrici in cantiere -
Componenti dell’Impianto
Quadri Elettrici: Devono essere conformi alla norma CEI EN 61439-4. Devono avere un dispositivo di interruzione e sezionamento generale facilmente accessibile e la possibilità di bloccare i dispositivi di sezionamento in posizione di aperto2.
Prese e Spine: Le prese a spina e gli apparecchi fissi con corrente nominale fino a 32 A devono essere protetti da dispositivi differenziali con corrente di intervento non superiore a 30 mA2.
Cavi e Condutture: Devono essere adeguatamente protetti contro danni meccanici e il contatto con macchinari da cantiere. Gli avvolgicavo devono essere di tipo industriale e conformi alla norma CEI EN 61316 -
Sicurezza e Protezione
Protezione contro i Contatti Diretti e Indiretti: Devono essere adottate misure per proteggere gli operatori dai contatti elettrici diretti e indiretti, come l’uso di dispositivi di protezione differenziale e la messa a terra delle strutture metalliche1.
Illuminazione di Sicurezza: Gli impianti di illuminazione devono avere un grado di protezione almeno pari a IP44 e devono essere posizionati in modo da non creare intralcio ai lavoratori2. -
Dichiarazione di Conformità
Obbligo di Dichiarazione: L’installatore deve rilasciare una dichiarazione di conformità che attesti che l’impianto è stato realizzato secondo le norme vigenti e che è stata eseguita correttamente la verifica iniziale per la messa in servizio -
Note:
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Documentazione fotografica:
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(7) SCHEDA Piste di Cantiere
PISTE DI CANTIERE
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Sono presenti piste di cantiere?
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Le piste per il passaggio di mezzi pesanti in cantiere sono progettate e devono essere realizzate con attenzione per garantire la sicurezza e l’efficienza delle operazioni.
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Manutenzione:
Controllo della Polvere: Utilizzo di trattamenti antipolvere per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la visibilità.
Riparazioni Regolari: Le piste devono essere regolarmente ispezionate e riparate per mantenere la loro funzionalità e sicurezza. -
Prescrizioni di Sicurezza
Limitazioni di Velocità: Devono essere imposte limitazioni di velocità per prevenire incidenti e garantire la sicurezza degli operatori3.
Lavaggio delle Ruote: Prima di uscire dal cantiere, le ruote dei mezzi devono essere lavate per evitare di sporcare le strade pubbliche3.
Segregazione dei Percorsi: I percorsi per i mezzi pesanti devono essere separati da quelli pedonali per evitare interferenze e incidenti -
Note:
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Documentazione fotografica:
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(8) SCHEDA Interferenze?
RISCHI GENERATI DA INTERFERENZE
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1.1 - Il cantiere risulta adeguatamente confinato e segnalato?
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Documentazione fotografica
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Nota:
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1.2 - Le opere e la logistica di cantiere generano rischi verso le attività limitrofe?
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Documentazione fotografica
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Nota:
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1.3 - Le attività limitrofe generano rischi verso il cantiere?
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Documentazione fotografica
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Note:
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1.4 - Sono in corso attività non previste dal cronoprogramma che generano interferenze?
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Documentazione fotografica
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Note:
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1.5 - È presente personale esterno al cantiere nell’area dei lavori o aree limitrofe
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Si tratta di tecnici o visitatori accompagnati o che hanno ricevuto una formazione adeguata?
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Nota:
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Foto
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(9) SCHEDA Bonifica Ordigni Esplosivi
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E' presente nel PSC una valutazione del rischio bellico? (Se il rischio bellico è considerato accettabile o basso, non c’è un obbligo specifico di attivare la BOB. Se il rischio bellico è considerato non accettabile o alto, bisogna invece attivare la BOB per mettere in sicurezza l’aera).
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Gli scavi vengono eseguiti esclusivamente dall’impresa di bonifica bellica, che è l’unica autorizzata ad operare sull’area da bonificare.
Per eseguire la bonifica bellica su tutta l’area di interesse, tutti gli elementi metallici che ci sono e che generano interferenza, devono essere rimossi, quindi pozzetti, fondazioni, cisterne sottoservizi e quant’altro.
Il volume degli scavi non è noto a priori. Si può provare a stimare o avere un ordine di grandezza di massima, ma l’esatto volume degli scavi sarà noto solo al termine della bonifica bellica. Gli scavi sono una parte obbligata e disciplinata del processo di BOB, che vengono certificati con appositi rapportini e ricompresi nell’attestato di bonifica bellica. -
Valutazione del rischio: Prima di iniziare qualsiasi operazione di scavo, è fondamentale effettuare una valutazione del rischio per identificare la possibile presenza di ordigni inesplosi1. Questa valutazione include ricerche storiche e documentali, oltre a indagini strumentali come rilevamenti magnetici.
Normativa di riferimento: La legge principale che disciplina la bonifica degli ordigni bellici inesplosi in Italia è la Legge 177/2012, che modifica il Decreto Legislativo 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro2. Questa normativa stabilisce gli obblighi per i vari soggetti coinvolti, come il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) e il Committente. -
Fare riferimento alle prescrizioni del PSC e POS
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Misure di sicurezza: Durante le operazioni di bonifica, è essenziale adottare misure di sicurezza rigorose per proteggere i lavoratori e il pubblico. Queste misure includono la delimitazione dell’area di lavoro, l’uso di attrezzature adeguate e la formazione specifica del personale.
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La valutazione del rischio inerente alla presenza di ordigni bellici inesplosi deve intendersi riferita alle attività di scavo, di qualsiasi profondità e tipologia, come espressamente previsto dall’art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008, rientranti nel campo di applicazione del titolo IV del citato decreto.
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Pianificazione:
Progetto di bonifica: Si redige un documento che descrive le modalità operative e le misure di sicurezza da adottare2.
Autorizzazioni: Si richiedono le necessarie autorizzazioni agli enti competenti, come il Ministero della Difesa2. -
Direttiva tecnica specifica, chiamata GEN-BST 001 (ultima edizione Marzo 2024)
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E' presente il Progetto di Bonifica?
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Essenzialmente possiamo dire che la BOB è articolata in 3 fasi:
una fase autorizzativa
una fase esecutiva
una fase di validazione -
La prima fase o fase autorizzativa consiste nella predisposizione del progetto di bonifica bellica. Si presenta il cosiddetto DUB ovvero il Documento Unico di Bonifica Sistematica Terrestre, nel quale si evidenzia l’area di interesse, si descrivono le modalità di esecuzione di bonifica bellica che si vogliono adottare, in funzione dell’area e del futuro progetto edilizio, e si richiede l’autorizzazione ad operare.
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E' presente il DUB
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Il Reparto Infrastrutture, in funzione che l’area geografica di competenza, hanno rispondono con un Parere Vincolante: autorizzano l’esecuzione della bonifica bellica ma alle condizioni concordate ed, eventualmente, hanno dato indicazioni specifiche a cui l’impresa di bonifica bellica deve attenersi scrupolosamente nell’eseguire la prestazione.
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Allora è ufficialmente autorizzati ad eseguire le lavorazioni in campo.
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La seconda fase è l’esecuzione in campo della vera e propria bonifica bellica. La metodologia di esecuzione della BOB è tarata in funzione della tipologia di aree da bonificare ma, essenzialmente, è standardizzata e quindi simile per tutti i cantieri.
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Step 1. Preparazione delle aree, che consiste nell’individuazione e materializzazione in campo della superficie da bonificare, taglio della vegetazione e suddivisione dell’area in settori attraverso una maglia regolare di quadrati di lato 2,80x 2,80.
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Step 2. Bonifica superficiale. Tutta l’area viene indagata attraverso l’utilizzo di un particolare metal detector chiamato magnetometro, certificato dal Ministero della Difesa, in modo tale da rilevare l’eventuale presenza di materiale metallico nel primo metro di sottosuolo. C’è quindi un operatore BCM (bonifica campi minati) che cammina avanti e indietro con lo strumento in mano fino a coprire tutta l’area.
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Step 3. Bonifica profonda mediante trivellazioni. Ad ogni vertice della maglia quadrata di 2,80×2,80 si esegue una trivellazione verticale e successivamente si cala il sensore (quello usato prima per la bonifica superficiale), così da rilevare l’eventuale presenza di elementi metallici nel sottosuolo. Questa procedura viene condotta foro per foro, quindi ad ogni vertice della maglia quadrata, con un abbassamento della trivellazione a step successivi.
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La modalità di esecuzione è questa. Si inizia posizionandosi sul primo vertice, si esegue una trivellazione fino ad 1 metro (ovvero la profondità indagata tramite bonifica superficiale), si rimuove la trivella e si cala la sonda fino al fondo, si rileva quindi il volume di terreno circostante. Qualora non venga rilevato nessun segnale, si rimuove la sonda e si prosegue la trivellazione abbassandosi di 2 metri e arrivando quindi a -3 metri dal p.c. Si procede quindi alla rimozione della trivella, si cala il sensore e si esegue la nuova misurazione del fondo. Se non c’è nessun segnale si prosegue la trivellazione abbassandosi di altri 2 metri e arrivando a -5 metri dal p.c. ed eseguendo una nuova misurazione. Se anche in questo caso non c’è nessun segnale si prosegue la trivellazione abbassandosi di ulteriori 2 metri e arrivando alla massima profondità di -7 metri dal p.c. ed eseguendo l’ultima misurazione.
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Quindi primo metro, bonifica superficiale; step successivi, 3, 5, 7 metri di profondità, bonifica profonda mediante trivellazioni.
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Note:
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Durante la bonifica superficiale o la bonifica profonda con trivellazioni si sono rilevati elementi metallici?
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In questo caso l’impresa di bonifica bellica ha l’obbligo di scavare per mettere in luce l’origine di questi segnali. Vengono quindi eseguiti scavi meccanici e scavi a mano di avvicinamento fino a mettere in luce questi elementi metallici, visivamente si conferma che questi elementi non sono di natura bellica, vengono rimossi, viene nuovamente rilevato il fondo dello scavo, per essere certi della assenza di ulteriori segnali, e poi si riprendono le trivellazioni. Concettualmente, si scava fino ad ottenere un piano pulito dal quale ripartire con le trivellazioni.
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Ultima fase della bonifica bellica, la fase di validazione. Una volta ultimate le operazioni in campo l’impresa di bonifica bellica redige e trasmette l’attestato di bonifica bellica all’ufficio di competenza (Reparto Infrastrutture). L’attestato è il riepilogo delle attività svolte, corredato da planimetria e rapportini giornalieri delle attività eseguite.
Entro 30 giorni l’ufficio di competenza ritrasmetterà l’attestato validato. La validazione rende ufficiale l’attestato, che assume il valore di collaudo. Questo periodo di attesa è necessario all’ufficio di competenza per eseguire gli eventuali controlli e sopralluoghi in campo, per confermare che i lavori siano stati eseguiti regolarmente e nelle stesse modalità autorizzate. -
ATTENZIONE!!
Bisogna aspettare la validazione del Ministero prima di eseguire qualsiasi attività in campo, perché qualsiasi manomissione del terreno, anche il semplice spostamento di cumuli di terra, eseguito da un’impresa diversa da quella di bonifica bellica, potrebbe inficiare l’ottenimento della validazione dei lavori ovvero c’è il rischio che il procedimento di bonifica bellica venga annullato e si debba ripartire tutto da capo, anche se materialmente la bonifica è già stata eseguita. Senza validazione del ministero della difesa formalmente l’area non è mai stata bonificata. -
Note
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Link utili:
Ministero della Difesa: https://www.difesa.it/sgd-dna/staff/dt/geniodife/bonifica-bellica-sistematica/25307.html
Direttiva GEN BST-001 (marzo 2024): https://www.difesa.it/assets/allegati/31529/genbst001_ed_2024.2024.04.02.14.02.46.041.pdf
Albo ufficiale bonificatori bellici: https://www.difesa.it/sgd-dna/staff/dt/geniodife/bollettini-albo/ -
Ultima fase della bonifica bellica, la fase di validazione. Una volta ultimate le operazioni in campo l’impresa di bonifica bellica redige e trasmette l’attestato di bonifica bellica all’ufficio di competenza (Reparto Infrastrutture). L’attestato è il riepilogo delle attività svolte, corredato da planimetria e rapportini giornalieri delle attività eseguite.
Entro 30 giorni l’ufficio di competenza ritrasmetterà l’attestato validato. La validazione rende ufficiale l’attestato, che assume il valore di collaudo. Questo periodo di attesa è necessario all’ufficio di competenza per eseguire gli eventuali controlli e sopralluoghi in campo, per confermare che i lavori siano stati eseguiti regolarmente e nelle stesse modalità autorizzate. -
ATTENZIONE!!
Bisogna aspettare la validazione del Ministero prima di eseguire qualsiasi attività in campo, perché qualsiasi manomissione del terreno, anche il semplice spostamento di cumuli di terra, eseguito da un’impresa diversa da quella di bonifica bellica, potrebbe inficiare l’ottenimento della validazione dei lavori ovvero c’è il rischio che il procedimento di bonifica bellica venga annullato e si debba ripartire tutto da capo, anche se materialmente la bonifica è già stata eseguita. Senza validazione del ministero della difesa formalmente l’area non è mai stata bonificata. -
Note:
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NESSUNA ATTIVITA' è AUTORIZZATA
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Note:
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(10) SCHEDA: Abbattimento alberi.
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E' stata fatta una valutazione dell’Albero e dell’Ambiente Circostante nel POS?
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Valutare l’albero da abbattere e l’ambiente circostante per identificare eventuali rischi, come la presenza di edifici, linee elettriche o altre persone.
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Le lavorazioni non possono essere eseguite
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Note:
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Add media
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E' stato scelto il Metodo di Abbattimento?
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Scegliere il metodo più adatto per abbattere l’albero in base alla sua dimensione, inclinazione e condizioni ambientali.
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Le lavorazioni non possono essere eseguite
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Nota:
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E' stata preparata la Via di Ritirata in caso di emergenza?
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Stabilire e preparare una via di ritirata sicura per gli operatori in caso di emergenza.
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Le lavorazioni non possono essere eseguite
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Nota:
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Add media
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E' stata disposta la Segnaletica e Transennatura:
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Delimitare la zona di lavoro con segnaletica e transenne per evitare l’accesso a persone non autorizzate e prevenire incidenti.
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Le lavorazioni non possono essere eseguite
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Nota:
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Add media
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Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) sono stati indicati?
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Utilizzare i DPI adeguati, come elmetti, visiere, guanti, scarpe antinfortunistiche e cinture di sicurezza per le operazioni in quota
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Le attrezzature sono adeguate?
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Utilizzare attrezzature adeguate e in buono stato, come motoseghe, cunei, leve di abbattimento e cestelli elevatori.
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Le lavorazioni non possono essere eseguite
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Mantenere una comunicazione costante tra gli operatori per coordinare le operazioni e garantire la sicurezza1.
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Nota
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E' stata fatta la valutazione dei rischi?
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Identificazione dei Rischi:
Identificare i rischi specifici legati all’abbattimento dell’albero, come la caduta di rami, il ribaltamento dell’albero, l’uso di attrezzature pericolose e la presenza di animali. -
Analisi del Rischio:
Valutare la probabilità e la gravità dei rischi identificati per determinare le misure di prevenzione necessarie. -
Piano di Emergenza:
Elaborare un piano di emergenza che includa le procedure da seguire in caso di incidenti, come la caduta di un albero o l’intrappolamento di un operatore. -
Formazione e Informazione:
Fornire formazione e informazione adeguata agli operatori sui rischi specifici e sulle misure di sicurezza da adottare. -
Monitoraggio e Revisione:
Monitorare costantemente le condizioni di lavoro e rivedere le misure di sicurezza e i piani di emergenza in base alle necessità
F PRESENTI
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Inserire le seguenti firme se il verbale comprende la sicurezza (altrimenti selezionare NN)
DL o ADL
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Cognome - Nome
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Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) o (ACSE)
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Per l'appaltatore
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Cognome - Nome
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Altri partecipanti:
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Cognome - Nome - Azienda
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