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Macchina

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Normative di riferimento

Direttive comunitarie

  • Direttiva CE 2006/95 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione

  • Direttiva CE 2004/108 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica

  • Direttiva CE 2006/42 relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE

Disposizioni di legge

  • DL 18.10.1977 n. 791 recepimento della Direttiva CEE 73/23 bassa tensione

  • D.lgs 194/2007 attuazione della direttiva 2004/108/CE relativa alla compatibilità elettromagnetica

  • D.lgs 17/2010 attuazione delle direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine

Norme tecniche armonizzate

  • UNI EN ISO 12100-1 rev. 2010 principi generali di progettazione - valutazione del rischio e riduzione del rischio

  • CEI EN 60204-1 rev. 2011 equipaggiamento elettrico delle macchine

Energie

Energia elettrica

  • Tipo di alimentazione

  • Circuito di potenza

  • Circuito di comando

Energia pneumatica ed idraulica

  • Energia pneumatica

  • Pressione massima [bar]

  • Consumo aria [mc/h]

  • Energia idraulica

  • Consumo olio [lt]

Energia calorica

  • Tipo

  • Tipo riscaldamento

  • Potenza [kW]

  • Temperatura massima [°C]

Analisi morfologica e funzionale

Elementi costruttivi

  • Corpo principale

  • Quadro elettrico

  • Centralina idraulica

  • Compressore aria

  • Postazioni di comando

  • Postazioni di controllo

  • Altro

Ciclo produttivo

  • Prodotto - materiale trattato

  • Lavorazione - trasformazione

  • Fasi principali del ciclo

Modi di funzionamento

  • Automatico

  • Note

  • Semiautomatico

  • Note

  • Manuale

  • Note

  • Altro

  • Note

Generalità

  • 1.1.1. Definizioni<br>Ai fini del presente allegato si intende per:<br>a) "pericolo", una potenziale fonte di lesione o danno alla salute;<br>b) "zona pericolosa", qualsiasi zona all'interno e/o in prossimità di una macchina in cui la presenza di una persona costituisca un rischio per la sicurezza e la salute di detta persona;<br>c) "persona esposta", qualsiasi persona che si trovi interamente o in parte in una zona pericolosa;<br>d) "operatore", la o le persone incaricate di installare, di far funzionare, di regolare, di pulire, di riparare e di spostare una macchina o di eseguirne la manutenzione;<br>e) "rischio", combinazione della probabilità e della gravità di una lesione o di un danno per la salute che possano insorgere in una situazione pericolosa;<br>f) "riparo", elemento della macchina utilizzato specificamente per garantire la protezione tramite una barriera materiale;<br>g) "dispositivo di protezione", dispositivo (diverso da un riparo) che riduce il rischio, da solo o associato ad un riparo;<br>h) "uso previsto", l'uso della macchina conformemente alle informazioni fornite nelle istruzioni per l'uso;<br>i) "uso scorretto ragionevolmente prevedibile", l'uso della macchina in un modo diverso da quello indicato nelle istruzioni per l'uso, ma che può derivare dal comportamento umano facilmente<br>prevedibile.

  • 1.1.2. Principi d'integrazione della sicurezza<br>a) Per progettazione e costruzione, le macchine devono essere atte a funzionare, ad essere azionate, ad essere regolate e a subire la manutenzione senza che tali operazioni espongano a rischi le persone, se effettuate nelle condizioni previste tenendo anche conto dell'uso scorretto ragionevolmente prevedibile.<br>Le misure adottate devono avere lo scopo di eliminare ogni rischio durante l'esistenza prevedibile della macchina, comprese le fasi di trasporto, montaggio, smontaggio, smantellamento (messa fuori servizio) e rottamazione.<br>b) Per la scelta delle soluzioni più opportune il fabbricante o il suo mandatario deve applicare i seguenti principi, nell'ordine indicato:<br>- eliminare o ridurre i rischi nella misura del possibile (integrazione della sicurezza nella progettazione e nella costruzione della macchina),<br>- adottare le misure di protezione necessarie nei confronti dei rischi che non possono essere eliminati,<br>- informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all'incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale.<br>c) In sede di progettazione e di costruzione della macchina, nonché all'atto della redazione delle istruzioni il fabbricante, o il suo mandatario, deve prendere in considerazione non solo l'uso previsto della macchina, ma anche l'uso scorretto ragionevolmente prevedibile.<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare che sia utilizzata in modo anormale, se ciò può comportare un rischio. Negli altri casi le istruzioni devono richiamare l'attenzione dell'utilizzatore sulle controindicazioni nell'uso della macchina che potrebbero, in base all'esperienza, presentarsi.<br>d) La macchina deve essere progettata e costruita tenendo conto delle limitazioni imposte all'operatore dall'uso necessario o prevedibile delle attrezzature di protezione individuale.<br>e) La macchina deve essere fornita completa di tutte le attrezzature e gli accessori speciali essenziali per poterla regolare, eseguirne la manutenzione e utilizzarla in condizioni di sicurezza.

  • 1.1.3. Materiali e prodotti<br>I materiali utilizzati per la costruzione della macchina o i prodotti utilizzati od originati durante la sua utilizzazione non devono presentare rischi per la sicurezza e la salute delle persone.<br>In particolare, se vengono usati dei fluidi, la macchina deve essere progettata e costruita in modo da prevenire rischi dovuti al riempimento, all'utilizzazione, al recupero e all'evacuazione

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo dell'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.1.4. Illuminazione<br>La macchina deve essere fornita di un'illuminazione incorporata adeguata alle operazioni laddove, malgrado un'illuminazione ambiente avente un valore normale, la mancanza di tale dispositivo potrebbe determinare rischi.

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  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo dell'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.1.5. Progettazione della macchina ai fini della movimentazione<br>La macchina, o ciascuno dei suoi diversi elementi, deve:<br>- poter essere movimentata e trasportata in modo sicuro,<br>- essere imballata o progettata per essere immagazzinata in modo sicuro e senza deterioramenti.

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  • Valutazione dopo dell'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.1.6. Ergonomia<br>Nelle condizioni d'uso previste devono essere ridotti al minimo possibile il disagio, la fatica e le tensioni psichiche e fisiche (stress) dell'operatore, tenuto conto dei principi dell'ergonomia.

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  • Valutazione dopo dell'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.1.7. Posti di lavoro<br>Il posto di lavoro deve essere progettato e costruito in modo da evitare ogni rischio derivante dai gas di scarico e/o dalla mancanza di ossigeno.

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  • Rischio residuo

  • 1.1.8. Sedili<br>Ove appropriato e se le condizioni di lavoro lo consentono, nel posto di lavoro integrato alla macchina deve essere prevista l'installazione di sedili.<br>Se l'operatore è destinato a lavorare seduto e il posto è parte integrante della macchina, il sedile deve essere fornito unitamente a quest'ultima.

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  • Rischio residuo

Sistemi di comando

  • 1.2.1. Sicurezza ed affidabilità dei sistemi di comando<br>I sistemi di comando devono essere progettati e costruiti in modo da evitare l'insorgere di situazioni pericolose.

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  • 1.2.2. Dispositivi di comando<br>I dispositivi di comando devono essere:<br>- chiaramente visibili e individuabili utilizzando, se del caso, pittogrammi,<br>- disposti in modo da garantire una manovra sicura, univoca e rapida,<br>- progettati in modo tale che il movimento del dispositivo del comando sia coerente con l'azione del comando,<br>- situati fuori delle zone pericolose tranne il caso, all'occorrenza, di taluni dispositivi di comando, come un arresto di emergenza o una pulsantiera pensile,<br>- sistemati in modo che la loro manovra non causi rischi supplementari,<br>- progettati o protetti in modo che l'azione comandata, se comporta un pericolo, possa avvenire soltanto in seguito ad un'azione deliberata,<br>- fabbricati in modo da resistere alle sollecitazioni prevedibili. Particolare attenzione sarà data ai dispositivi di arresto di emergenza che possono essere soggetti a grosse sollecitazioni.

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  • 1.2.3. Avviamento<br>L'avviamento di una macchina deve essere possibile soltanto tramite un'azione volontaria su un dispositivo di comando previsto a tal fine.

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  • 1.2.4.1. Arresto normale<br>La macchina deve essere munita di un dispositivo di comando che consenta l'arresto generale in condizioni di sicurezza.<br>Ogni posto di lavoro deve essere munito di un dispositivo di comando che consenta di arrestare, in funzione dei pericoli esistenti, tutte le funzioni della macchina o unicamente una di esse, in modo che la macchina sia portata in condizioni di sicurezza.<br>Il comando di arresto della macchina deve essere prioritario rispetto ai comandi di avviamento. Ottenuto l'arresto della macchina o delle sue funzioni pericolose, si deve interrompere l'alimentazione dei relativi azionatori.

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  • 1.2.4.2. Arresto operativo<br>Se, per motivi operativi, è necessario un comando di arresto che non interrompe l'alimentazione degli azionatori, la condizione di arresto deve essere monitorata e mantenuta.

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  • 1.2.4.3. Arresto di emergenza<br>La macchina deve essere munita di uno o più dispositivi di arresto di emergenza, che consentano di evitare situazioni di pericolo che rischino di prodursi nell'imminenza o che si stiano producendo.<br>Sono escluse da quest'obbligo:<br>- le macchine per le quali il dispositivo di arresto di emergenza non può ridurre il rischio, perché non riduce il tempo per ottenere l'arresto normale oppure perché non permette di prendere le misure specifiche che il rischio richiede,<br>- le macchine portatili tenute e/o condotte a mano.

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  • 1.2.4.4. Assemblaggi di macchine<br>Nel caso di macchine o di elementi di macchine progettati per lavorare assemblati, le macchine devono essere progettate e costruite in modo tale che i comandi di arresto, compresi i dispositivi di arresto di emergenza, possano bloccare non soltanto le macchine stesse ma anche tutte le attrezzature collegate, qualora il loro mantenimento in funzione possa costituire un pericolo.

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  • 1.2.5. Selezione del modo di comando o di funzionamento<br>Il modo di comando o di funzionamento selezionato deve avere la priorità su tutti gli altri modi di comando o di funzionamento, salvo l'arresto di emergenza.<br>Se la macchina è stata progettata e costruita per consentire diversi modi di comando o di funzionamento che necessitano di misure di protezione e/o di procedure di lavoro diverse, essa deve essere munita di un selettore di modo di comando o di funzionamento che possa essere bloccato in ogni posizione. A ciascuna posizione del selettore, che deve essere chiaramente individuabile, deve corrispondere un solo modo di comando o di funzionamento.

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  • 1.2.6. Guasto del circuito di alimentazione di energia<br>L'interruzione, il ripristino dopo un'interruzione o la variazione, di qualsiasi tipo, dell'alimentazione di energia della macchina non deve creare situazioni pericolose.<br>Particolare attenzione richiede quanto segue:<br>- la macchina non deve avviarsi in modo inatteso,<br>- i parametri della macchina non devono cambiare in modo incontrollato, quando tale cambiamento può portare a situazioni pericolose,<br>- non deve essere impedito l'arresto della macchina, se l'ordine di arresto è già stato dato,<br>- nessun elemento mobile della macchina o pezzo trattenuto dalla macchina deve cadere o essere espulso,<br>- l'arresto manuale o automatico degli elementi mobili di qualsiasi tipo non deve essere impedito,<br>- i dispositivi di protezione devono rimanere pienamente efficaci o dare un comando di arresto.

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Protezione dai pericoli meccanici

  • 1.3.1. Rischio di perdita di stabilità<br>La macchina, elementi ed attrezzature compresi, deve avere una stabilità tale da evitare il rovesciamento, la caduta o gli spostamenti non comandati durante il trasporto, il montaggio, lo smontaggio e tutte le altre azioni che interessano la macchina.<br>Se la forma stessa della macchina o la sua installazione prevista non garantiscono sufficiente stabilità, devono essere previsti ed indicati nelle istruzioni appositi mezzi di fissaggio.

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  • 1.3.2. Rischio di rottura durante il funzionamento<br>Gli elementi della macchina, nonché i loro organi di collegamento, devono resistere agli sforzi cui devono essere sottoposti durante l'utilizzazione.<br>I materiali utilizzati devono presentare caratteristiche di resistenza sufficienti ed adeguate all'ambiente di utilizzazione, previsto dal fabbricante o dal suo mandatario, in particolare per quanto riguarda i fenomeni di fatica, invecchiamento, corrosione e abrasione.

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  • Rischio residuo

  • 1.3.3. Rischi dovuti alla caduta o alla proiezione di oggetti<br>Devono essere prese precauzioni per evitare i rischi derivanti dalla caduta o dalla proiezione di oggetti.

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  • 1.3.4. Rischi dovuti a superfici, spigoli od angoli<br>Gli elementi accessibili della macchina devono essere privi, entro i limiti consentiti dalle loro funzioni, di angoli acuti e di spigoli vivi, nonché di superfici rugose che possono causare lesioni.

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  • 1.3.5. Rischi dovuti alle macchine combinate<br>Quando la macchina è prevista per poter eseguire diversi tipi di operazioni con ripresa manuale del pezzo fra ogni operazione (macchina combinata), essa deve essere progettata e costruita in modo che ciascun elemento possa essere utilizzato separatamente senza che gli altri elementi costituiscano un rischio per le persone esposte.<br>A tal fine gli elementi che non siano protetti devono poter essere messi in moto o arrestati individualmente.

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  • 1.3.6. Rischi connessi alle variazioni delle condizioni di funzionamento<br>Quando la macchina è progettata per effettuare operazioni in condizioni di impiego diverse, deve essere progettata e costruita in modo che la scelta e la regolazione di tali condizioni possano essere effettuate in modo sicuro e affidabile.

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  • 1.3.7. Rischi dovuti agli elementi mobili<br>Gli elementi mobili della macchina devono essere progettati e costruiti per evitare i rischi di contatto che possono provocare infortuni oppure, se i rischi persistono, essere muniti di ripari o dispositivi di protezione.<br>Devono essere prese tutte le disposizioni necessarie per impedire un bloccaggio improvviso degli elementi mobili di lavoro.<br>Nei casi in cui, malgrado le precauzioni prese, possa verificarsi un bloccaggio, dovranno essere previsti, ove opportuno, i dispositivi di protezione specifici e gli utensili specifici necessari per permettere di sbloccare la macchina in modo sicuro.

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  • 1.3.8. Scelta di una protezione contro i rischi dovuti agli elementi mobili<br>I ripari o i dispositivi di protezione progettati contro i rischi dovuti agli elementi mobili devono essere scelti in funzione del tipo di rischio. Per la scelta si deve ricorrere alle indicazioni seguenti.

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  • 1.3.8.1. Elementi mobili di trasmissione<br>I ripari progettati per proteggere le persone dai pericoli creati dagli elementi mobili di trasmissione devono essere:<br>- ripari fissi di cui al punto 1.4.2.1, oppure<br>- ripari mobili interbloccati, di cui al punto 1.4.2.2.

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  • 1.3.8.2. Elementi mobili che partecipano alla lavorazione<br>I ripari o i dispositivi di protezione progettati per proteggere le persone dai pericoli creati dagli elementi mobili che partecipano alla lavorazione devono essere:<br>- ripari fissi di cui al punto 1.4.2.1, oppure<br>- ripari mobili interbloccati, di cui al punto 1.4.2.2, oppure<br>- dispositivi di protezione di cui al punto 1.4.3, oppure<br>- una combinazione di quanto sopra.<br>Tuttavia, se taluni elementi mobili che partecipano direttamente alla lavorazione non possono essere resi interamente inaccessibili durante il loro funzionamento a causa di operazioni che richiedono l'intervento dell'operatore, detti elementi devono essere muniti di:<br>- ripari fissi o di ripari mobili interbloccati, che impediscano l'accesso alle parti degli elementi non utilizzate per la lavorazione, e<br>- ripari regolabili di cui al punto 1.4.2.3, che limitino l'accesso alle parti degli elementi mobili cui è necessario acceder

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  • Rischio residuo

  • 1.3.9. Rischi di movimenti incontrollati<br>Quando un elemento della macchina è stato arrestato, la sua deriva dalla posizione di arresto, per qualsiasi causa che non sia l'azionamento di dispositivi di comando, deve essere impedita o essere tale da non costituire un pericolo.

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  • Rischio residuo

Caratteristiche ripari e dispositivi di protezione

  • 1.4.1. Requisiti generali<br>I ripari e i dispositivi di protezione:<br>- devono essere di costruzione robusta,<br>- devono essere fissati solidamente<br>- non devono provocare pericoli supplementari,<br>- non devono essere facilmente elusi o resi inefficaci,<br>- devono essere situati ad una distanza sufficiente dalla zona pericolosa,<br>- non devono limitare più del necessario l'osservazione del ciclo di lavoro, e<br>- devono permettere gli interventi indispensabili per l'installazione e/o la sostituzione degli utensili e per i lavori di manutenzione, limitando però l'accesso soltanto al settore in cui deve essere effettuato il lavoro e, se possibile, senza smontare il riparo o senza disattivare il dispositivo di protezione.<br>Inoltre, se possibile, i ripari devono proteggere dalla caduta e dalla proiezione di materiali od oggetti e dalle emissioni provocate dalla macchina.

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  • 1.4.2.1. Ripari fissi<br>Il fissaggio dei ripari fissi deve essere ottenuto con sistemi che richiedono l'uso di utensili per la loro apertura o smontaggio.<br>I sistemi di fissaggio devono rimanere attaccati ai ripari o alla macchina quando i ripari sono rimossi.<br>Se possibile, i ripari non devono poter rimanere al loro posto in mancanza dei loro mezzi di fissaggio.

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  • 1.4.2.2. Ripari mobili interbloccati<br>I ripari mobili interbloccati devono:<br>- per quanto possibile restare uniti alla macchina quando siano aperti,<br>- essere progettati e costruiti in modo che la loro regolazione richieda un intervento volontario.<br>I ripari mobili interbloccati devono essere associati ad un dispositivo di interblocco che:<br>- impedisca l'avviamento di funzioni pericolose della macchina fin quando i ripari non siano chiusi, e<br>- dia un comando di arresto non appena essi non sono più chiusi.

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  • Rischio residuo

  • 1.4.2.3. Ripari regolabili che limitano l'accesso<br>I ripari regolabili che limitano l'accesso alle parti degli elementi mobili indispensabili alla lavorazione devono:<br>- potersi regolare manualmente o automaticamente a seconda del tipo di lavorazione da eseguire, e<br>- potersi regolare facilmente senza l'uso di un attrezzo.

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  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.4.3. Requisiti particolari per i dispositivi di protezione<br>I dispositivi di protezione devono essere progettati e incorporati nel sistema di comando in modo tale che:<br>- la messa in moto degli elementi mobili non sia possibile fintantoché l'operatore può raggiungerli,<br>- le persone non possano accedere agli elementi mobili in movimento, e<br>- la mancanza o il guasto di uno dei loro elementi impedisca l'avviamento o provochi l'arresto degli elementi mobili.<br>La loro regolazione deve richiedere un intervento volontario.

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  • Rischio residuo

Rischi dovuti ad altri pericoli

  • 1.5.1. Energia elettrica<br>Se la macchina è alimentata con energia elettrica, essa deve essere progettata, costruita ed equipaggiata in modo da prevenire o da consentire di prevenire tutti i pericoli dovuti all'energia elettrica.

  • Situazione pericolosa
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  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.2. Elettricità statica<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare o da ridurre la formazione di cariche elettrostatiche potenzialmente pericolose e/o deve essere munita di mezzi che consentano di scaricarle.

  • Situazione pericolosa
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  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.3. Energie diverse dall'energia elettrica<br>Se la macchina è alimentata da fonti di energia diverse da quella elettrica, essa deve essere progettata, costruita ed equipaggiata in modo da prevenire tutti i rischi che possono derivare da tali fonti di energia.

  • Pneumatica

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  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • Oleodinamica

  • Situazione pericolosa
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  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • Combustione interna

  • Situazione pericolosa
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  • Rischio residuo

  • 1.5.4. Errori di montaggio<br>Gli errori commessi al montaggio o al rimontaggio di taluni pezzi, che potrebbero essere all'origine di rischi, devono essere resi impossibili dalla progettazione e dalla costruzione degli stessi oppure mediante indicazioni figuranti sui pezzi e/o sui loro carter. Le stesse indicazioni devono figurare sui pezzi mobili e/o sui loro carter, qualora occorra conoscere il senso del moto per evitare rischi.

  • Situazione pericolosa
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  • Rischio residuo

  • 1.5.5. Temperature estreme<br>Devono essere prese opportune disposizioni per evitare qualsiasi rischio di lesioni causate dal contatto o dalla vicinanza con parti della macchina o materiali a temperatura elevata o molto bassa. <br>Devono inoltre essere prese le disposizioni necessarie per evitare i rischi di proiezione di materiali molto caldi o molto freddi o per proteggere da tali rischi.

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  • Rischio residuo

  • 1.5.6. Incendio<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare qualsiasi rischio d'incendio o di surriscaldamento provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze, prodotti o utilizzati dalla macchina.

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  • Rischio residuo

  • 1.5.7. Esplosione<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo da evitare qualsiasi rischio di esplosione provocato dalla macchina stessa o da gas, liquidi, polveri, vapori od altre sostanze prodotti o utilizzati dalla macchina.<br>La macchina deve essere, per quanto riguarda i rischi di esplosione dovuti all'utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva, conforme alle specifiche direttive comunitarie.

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  • Rischio residuo

  • 1.5.8. Rumore<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che i rischi dovuti all'emissione di rumore aereo siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della possibilità di disporre di mezzi atti a limitare il rumore, in particolare alla fonte.<br>Il livello dell'emissione di rumore può essere valutato in riferimento ai dati comparativi di emissione di macchine simili.

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  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.9. Vibrazioni<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che i rischi dovuti alle vibrazioni trasmesse dalla macchina siano ridotti al livello minimo, tenuto conto del progresso tecnico e della disponibilità di mezzi atti a ridurre le vibrazioni, in particolare alla fonte.<br>Il livello dell'emissione di vibrazioni può essere valutato in riferimento ai dati comparativi di emissione di macchine simili.

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  • Rischio residuo

  • 1.5.10. Radiazioni<br>Le emissioni indesiderabili di radiazioni da parte della macchina devono essere eliminate o essere ridotte a livelli che non producono effetti negativi sulle persone.<br>Ogni emissione di radiazioni ionizzanti funzionali deve essere ridotta al livello minimo sufficiente per il corretto funzionamento della macchina durante la regolazione, il funzionamento e la pulitura.<br>Qualora sussistano rischi si devono prendere le necessarie misure di protezione.<br>Ogni emissione di radiazioni non ionizzanti funzionali durante la regolazione, il funzionamento e la pulitura deve essere ridotta a livelli che non producono effetti negativi sulle persone.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.11. Radiazione esterne<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale che il suo funzionamento non sia perturbato dalle radiazioni esterne.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.12. Radiazioni laser<br>In caso di impiego di dispositivi laser va tenuto conto delle seguenti disposizioni:<br>- i dispositivi laser montati su macchine devono essere progettati e costruiti in modo da evitare qualsiasi radiazione involontaria,<br>- i dispositivi laser montati sulle macchine debbono essere protetti in modo tale che né le radiazioni utili, né le radiazioni prodotte da riflessione o da diffusione e le radiazioni secondarie possano nuocere alla salute,<br>- i dispositivi ottici per l'osservazione o la regolazione di dispositivi laser montati sulle macchine devono essere tali che le radiazioni laser non creino alcun rischio per la salute.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.13. Emissioni di materie e sostanze pericolose<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo tale da evitare i rischi di inalazione, ingestione, contatto con la pelle, gli occhi e le mucose e di penetrazione attraverso la pelle delle materie e sostanze pericolose prodotte.<br>Se il pericolo non può essere eliminato, la macchina deve essere equipaggiata in modo che le materie e sostanze pericolose possano essere captate, aspirate, precipitate mediante vaporizzazione di acqua, filtrate o trattate con un altro metodo altrettanto efficace.<br>Qualora il processo non sia totalmente chiuso durante il normale funzionamento della macchina, i dispositivi di captazione e/o di aspirazione devono essere situati in modo da produrre il massimo effetto.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.14. Rischio di restare imprigionati in una macchina<br>La macchina deve essere progettata, costruita o dotata di mezzi che consentano di evitare che una persona resti chiusa all'interno o, se ciò non fosse possibile, deve essere dotata di mezzi per chiedere aiuto.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.15. Rischio di scivolamento, inciampo o caduta<br>Le parti della macchina sulle quali è previsto lo spostamento o lo stazionamento delle persone devono essere progettate e costruite in modo da evitare che esse scivolino, inciampino o cadano su tali parti o fuori di esse.<br>Se opportuno, dette parti devono essere dotate di mezzi di presa fissi rispetto all'utilizzatore che gli consentano di mantenere la stabilità.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.5.16. Fulmine<br>Le macchine che necessitano di protezione dagli effetti del fulmine durante l'uso devono essere equipaggiate in modo da scaricare al suolo le eventuali scariche elettriche.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

Manutenzione

  • 1.6.1. Manutenzione della macchina<br>I punti di regolazione e di manutenzione devono essere situati fuori dalle zone pericolose. Gli interventi di regolazione, di manutenzione, di riparazione e di pulitura della macchina devono poter essere eseguiti sulla macchina ferma.<br>Se per motivi tecnici non è possibile soddisfare una delle precedenti condizioni, devono essere prese disposizioni per garantire che dette operazioni possano essere eseguite in condizioni di sicurezza (cfr. punto 1.2.5).<br>Per le macchine automatizzate e, se del caso, per altre macchine, deve essere previsto un dispositivo di connessione che consenta di montare un dispositivo di diagnosi di ricerca delle avarie.<br>Gli elementi delle macchine automatizzate che devono essere sostituiti frequentemente devono essere facilmente smontabili e rimontabili in condizioni di sicurezza. L'accesso a questi elementi deve consentire di svolgere questi compiti con i mezzi tecnici necessari secondo il metodo operativo previsto.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.6.2. Accesso ai posti di lavoro e ai punti d'intervento utilizzati per la manutenzione<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo da permettere l'accesso in condizioni di sicurezza a tutte le zone in cui è necessario intervenire durante il funzionamento, la regolazione e la manutenzione della macchina.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.6.3. Isolamento dalle fonti di alimentazione di energia<br>La macchina deve essere munita di dispositivi che consentono di isolarla da ciascuna delle sue fonti di alimentazione di energia. Tali dispositivi devono essere identificati chiaramente. Devono poter essere bloccati, qualora la riconnessione rischi di presentare un pericolo per le persone. I dispositivi devono inoltre poter essere bloccati nel caso in cui l'operatore non possa verificare l'effettivo costante isolamento da tutte le posizioni cui ha accesso.<br>Nel caso di macchine che possono essere alimentate ad energia elettrica mediante una spina ad innesto, è sufficiente la separazione della spina, a patto che l'operatore possa verificare da tutte le posizioni cui ha accesso, che la spina resti disinserita.<br>L'eventuale energia residua o immagazzinata dopo l'isolamento della macchina deve poter essere dissipata senza rischio per le persone.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.6.4. Intervento dell'operatore<br>La macchina deve essere progettata, costruita ed equipaggiata in modo tale da limitare la necessità d'intervento degli operatori. L'intervento di un operatore, ogniqualvolta non possa essere evitato, dovrà poter essere effettuato facilmente e in condizioni di sicurezza.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

  • 1.6.5. Pulitura delle parti interne<br>La macchina deve essere progettata e costruita in modo che la pulitura delle parti interne della macchina che ha contenuto sostanze o preparazioni pericolose sia possibile senza penetrare in tali parti interne; lo stesso dicasi per l'eventuale svuotamento completo, che deve poter essere fatto dall'esterno.<br>Se è impossibile evitare di penetrarvi, la macchina deve essere progettata e costruita in modo da consentire di effettuare la pulitura in condizioni di sicurezza.

  • Situazione pericolosa
  • Descrizione

  • Valutazione prima dell'intervento

  • Intervento implementato

  • Valutazione dopo l'intervento

  • Rischio residuo

Informazioni

  • 1.7.1. Informazioni e avvertenze sulla macchina<br>Le informazioni e le avvertenze sulla macchina dovrebbero essere fornite preferibilmente in forma di simboli o pittogrammi facilmente comprensibili. Qualsiasi informazione o avvertenza scritta od orale deve essere espressa nella o nelle lingue ufficiali della Comunità, che possono essere determinate, conformemente al trattato, dallo Stato membro in cui è immessa sul mercato e/o messa in servizio la macchina e può essere corredata, su richiesta, della o delle versioni linguistiche comprese dagli operatori.

  • 1.7.1.1. Informazioni e dispositivi di informazione<br>Le informazioni necessarie alla guida di una macchina devono essere fornite in forma chiara e facilmente comprensibile. Non devono essere in quantità tale da accavallarsi nella mente dell'operatore.<br>Le unità di visualizzazione o qualsiasi altro mezzo di comunicazione interattiva tra operatore e macchina devono essere di facile comprensione e impiego.

  • 1.7.1.2. Dispositivi di allarme<br>Quando la sicurezza e la salute delle persone possono essere messe in pericolo da un'avaria di una macchina che funziona senza sorveglianza, la macchina deve essere attrezzata in modo da emettere un segnale di avvertenza sonoro o luminoso adeguato.<br>Se la macchina è munita di dispositivi di avvertenza, essi devono poter essere compresi senza ambiguità e facilmente percepiti. Devono essere prese misure opportune per consentire all'operatore di verificare la costante efficienza di questi dispositivi di avvertenza.

  • 1.7.2. Avvertenze in merito ai rischi residui<br>Nel caso in cui permangano dei rischi, malgrado siano state adottate le misure di protezione integrate nella progettazione, le protezioni e le misure di protezione complementari, devono essere previste le necessarie avvertenze, compresi i dispositivi di avvertenza.

  • 1.7.3. Marcatura delle macchine<br>Ogni macchina deve recare, in modo visibile, leggibile e indelebile, almeno le seguenti indicazioni:<br>- ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante e, se del caso, del suo mandatario,<br>- designazione della macchina,<br>- marcatura "CE" (cfr. allegato III),<br>- designazione della serie o del tipo,<br>- eventualmente, numero di serie,<br>- anno di costruzione, cioè l'anno in cui si è concluso il processo di fabbricazione.

  • 1.7.4. Istruzioni<br>Ogni macchina deve essere accompagnata da istruzioni per l'uso nella o nelle lingue comunitarie ufficiali dello Stato membro in cui la macchina è immessa sul mercato e/o messa in servizio.<br>Le istruzioni che accompagnano la macchina devono essere "Istruzioni originali" o una "Traduzione delle istruzioni originali"; in tal caso alla traduzione deve essere allegata una copia delle istruzioni originali.<br>In deroga a quanto sopra, le istruzioni per la manutenzione destinate ad essere usate da un personale specializzato incaricato dal fabbricante o dal suo mandatario possono essere fornite in una sola lingua comunitaria compresa da detto personale.

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