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1.1 IMPEGNO DELLA DIREZIONE E MIGLIORAMENTO CONTINUO
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1.1.1 Il sito dovrà disporre di tutta la documentazione relativa alla prassi adottata, in cui si impegna a<br>distribuire prodotti sicuri, a norma di legge e conformi ai requisiti di qualità specificati, e dichiara la<br>propria responsabilità nei confronti dei clienti. Tale documentazione dovrà:<br>• essere sottoscritta dal soggetto su cui ricade la responsabilità dello stabilimento<br>• essere trasmessa a tutto il personale.
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1.1.2 La direzione del sito dovrà garantire che siano chiaramente definiti gli obiettivi per la gestione e il<br>miglioramento della sicurezza, legalità e qualità dei prodotti realizzati, conformemente alla politica su<br>sicurezza alimentare e qualità e al presente Standard. Tali obiettivi dovranno:<br>• essere adeguatamente documentati e includere finalità o chiari indicatori di successo<br>• essere trasmessi al personale interessato<br>• essere costantemente monitorati, notificando i risultati alla direzione dello stabilimento con<br>frequenza almeno trimestrale.
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1.1.3 I meeting finalizzati alla revisione della politica gestionale, cui partecipano i dirigenti dell’azienda,<br>devono essere organizzati a intervalli regolari prestabiliti, con frequenza almeno annuale, al fine di<br>comparare la performance effettiva dello stabilimento con lo Standard e con gli obiettivi di cui al<br>paragrafo 1.1.2. Il processo di revisione include la valutazione di:<br>• piani di revisione gestionale precedentemente adottati e tempi di attuazione<br>• risultati delle verifiche interne e delle verifiche eseguite da seconde e/o terze parti<br>• reclami dei clienti e risultati relativi al feedback dei clienti<br>• incidenti, azioni correttive, risultati o materiali non conformi alle specifiche<br>• revisione delle modalità di gestione dei sistemi HACCP e dei sistemi di protezione e controllo degli<br>alimenti<br>• risorse necessarie.<br>Gli atti dei meeting dovranno essere adeguatamente documentati e utilizzati per rivedere gli obiettivi.<br>Le decisioni e azioni concordate nell’ambito del processo di revisione dovranno essere comunicate al<br>personale interessato e le azioni previste dovranno essere attuate entro i tempi prestabiliti.
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1.1.4 Il sito dovrà dimostrare di possedere un programma di meeting che consenta di portare all’attenzione<br>della direzione aziendale, almeno una volta al mese, questioni relative a sicurezza, legalità e qualità dei<br>prodotti alimentari e consenta l’adozione immediata delle misure correttive necessarie.
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1.1.5 La direzione aziendale dovrà fornire le risorse finanziarie e umane per la produzione sicura di alimenti,<br>conformemente ai requisiti dello Standard.
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1.1.6 La direzione aziendale dovrà implementare un sistema per garantire che l’azienda sia sempre informata<br>e proceda a una revisione di:<br>• sviluppi scientifici e tecnici<br>• codici etici di settore<br>• nuovi rischi inerenti all’autenticità delle materie prime<br>• tutti i requisiti legali applicabili nel Paese di fornitura delle materie prime, di produzione e, se noto, di<br>vendita dei prodotti.
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1.1.7 Il sito dovrà possedere una copia originale, in formato cartaceo o elettronico, del presente Standard ed<br>essere a conoscenza delle eventuali modifiche allo Standard o al protocollo pubblicate sul sito BRC.
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1.1.8 Nel momento in cui un’azienda riceve la certificazione di conformità allo Standard, essa dovrà verificare<br>che siano condotte ulteriori verifiche di ricertificazione pianificate entro la data riportata sul certificato<br>stesso.
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1.1.9 Il direttore con la carica più alta presente in sede responsabile della produzione o delle operazioni<br>dovrà partecipare ai meeting di apertura e chiusura della verifica per il rilascio della certificazione<br>Standard Globale per la Sicurezza Alimentare. Durante la procedura di verifica, i responsabili dei reparti<br>interessati o i loro rappresentanti dovranno tenersi a disposizione in base alle esigenze.
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1.1.10 La direzione del sito dovrà garantire che le cause profonde dei casi di non conformità allo Standard,<br>rilevate in occasione della precedente verifica, siano state adeguatamente risolte per evitare che si<br>verifichino di nuovo.
3.11 GESTIONE DEGLI INCIDENTI, RITIRO E RICHIAMO DEI PRODOTTI
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3.11.1 L’azienda deve adottare procedure documentate, progettate per gestire efficacemente gli incidenti e le<br>potenziali situazioni di emergenza che possono incidere sulla sicurezza, legalità o qualità degli alimenti.<br>Ciò può includere la definizione di un piano di contingenza per garantire sicurezza, qualità e legalità del<br>prodotto. Gli incidenti possono riguardare:<br>• interruzione dei servizi essenziali come acqua, energia, trasporti, procedure di refrigerazione,<br>disponibilità del personale e comunicazioni<br>• eventi naturali come incendi, allagamenti o simili<br>• contaminazione dolosa o sabotaggio.<br>Devono essere prese in considerazione misure di ritiro o richiamo dei prodotti, laddove esista il rischio<br>che i prodotti distribuiti dallo stabilimento possano essere danneggiati da incidenti.
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3.11.2 L’azienda dovrà adottare una procedura documentata in merito al ritiro o richiamo dei prodotti. Questa<br>dovrà prevedere obbligatoriamente:<br>• identificazione del personale direttivo addetto alla gestione dei richiami, assegnando responsabilità<br>chiaramente distinte<br>• linee guida per decidere se un prodotto debba essere richiamato o ritirato e sulla documentazione<br>da tenere<br>• lista aggiornata dei recapiti essenziali (inclusi i recapiti fuori dall’orario di lavoro) o chiara indicazione<br>dell’ubicazione di tale lista (che deve includere per esempio: addetti alla gestione dei richiami,<br>servizi di emergenza, fornitori, clienti, organismo di certificazione, ente normativo)<br>• un piano di comunicazione, che includa l’adozione di un sistema di trasmissione tempestiva delle<br>informazioni ai clienti, ai consumatori e alle autorità competenti<br>• dettagli delle società esterne che forniscono consulenza e supporto ove necessario (per esempio<br>laboratori specialistici, autorità e consulenti legali)<br>• un piano in grado di gestire gli aspetti logistici della tracciabilità dei prodotti, lo smaltimento di<br>prodotti non adeguati e la riconciliazione delle scorte.<br>Tale procedura deve essere costantemente operativa.
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3.11.4 Nel caso di richiamo di prodotti, l’organismo di certificazione che ha emesso l’attuale certificazione per<br>lo stabilimento a fronte dello Standard Globale per la Sicurezza Alimentare dovrà essere informato della<br>decisione di richiamo entro 3 giorni lavorativi.
3.12 ATTENZIONE AL CLIENTE E COMUNICAZIONE
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3.12.1 Laddove a un’azienda fosse richiesto dal cliente di seguire indicazioni, codici etici o metodi di lavoro<br>specifici, questi devono essere comunicati al personale interessato all’interno del sito e implementati.
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3.12.2 Dovranno essere adottati processi efficaci per trasmettere le richieste specifiche del cliente ai fornitori<br>di materie prime e fornitori, dove possibile.
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